giovedì 26 marzo 2009

La Cgil: gli immigrati i più penalizzati dalla crisi

Tra i disoccupati sono il doppio dei comunitari«Serve una moratoria di 2 anni sulle espulsioni»«Tagliati per primi i posti ad alta intensità di manodopera, critiche anche al decreto flussi»
MANTOVA. La crisi economica colpisce tutti, ma in particolare gli immigrati che con la perdita del posto di lavoro rischiano anche l’espulsione. A chiedere, dati alla mano, una moratoria di due anni della legge Bossi-Fini è la Cgil di Mantova che ieri ha diffuso le cifre sulla disoccupazione nel Mantovano. Nell’ultimo semestre dello scorso anno è cresciuto del 40% il numero di chi ha perso il lavoro stabile o interinale, cifra che sale al 57% considerando i primi due mesi del 2009 e balza al 75% considerando solo i lavoratori extracomunitari.«La sproporzione è evidente» ha spiegato Silvano Saccani, segretario Cgil con delega al mercato del lavoro assieme a Dragan Djukic (ufficio stranieri) e Antonella Castagna (delega immigrazione). «Basti pensare che a fine 2007, secondo il dossier Caritas, nel Mantovano erano residenti 403mila persone delle quali il 10% stranieri. Ma se guardiamo il rapporto con il mondo del lavoro, le proporzioni cambiano. Su 127.466 occupati, gli extracomunitari sono il 13.8%, mentre sugli 8.100 disoccupati, cioè lavoratori che hanno perso il posto, i non comunitari sono il 24.8%, quasi il doppio».La ragione, secondo la Cgil, sta nella natura della crisi che colpisce per prime le aziende a minor specializzazione ed alta incidenza della manodopera (come agricoltura, servizi di facchinaggio, pulizia ecc) nelle quali sono prevalentemente impiegati gli immigrati.«Si tratta di persone - ha sottolineato Antonella Castagna - che spesso sono da anni nel nostro paese, che sono inserite nel tessuto sociale ed i cui figli frequentano le nostre scuole. Davanti a questa situazione, la nostra richiesta è quella di sospendere per due anni la legge Bossi Fini sull’immigrazione, così da tutelare i lavoratori stranieri e consentire loro di trovare una nuova occupazione nel caso dovessero perdere il lavoro a causa della crisi economica». «C’è necessità - ha aggiunto Dragan Djukic - di una legge sull’immigrazione che preveda il diritto al permesso di soggiorno a coloro che riescono a dimostrare la sussistenza di un rapporto di lavoro o di disoccupazione, contrastando in questo modo il lavoro nero».In crescita, secondo i dati forniti dalla Cgil, anche il numero degli «inoccupati», ovvero le persone che sono in cerca del primo lavoro, cresciuto del 30.4% fra primo e secondo semestre 2008 e del 93.1% se si considera gli extracomunitari fra il primo bimestre del 2008 e quello di quest’anno.In coda alla conferenza stampa la Cgil ha anche affrontato il tema del decreto flussi, con il quale a Mantova sono stati triplicate le assegnazioni in base alle 13.500 richieste presentate a fine 2007. «Un dato e un ritardo che dimostrano gli errori della legge - ha concluso la Castagna - che, di fatto, favorisce la crescita delle situazioni irregolari».
fonte: espresso.repubblica.it

Nessun commento: