venerdì 13 febbraio 2009

A QUARTO UN AMBULATORIO PER MALATTIE INFETTIVE PER CITTADINI EXTRACOMUNITARI

Il giorno 18/02/2009 alle ore 10,30 presso la sala consiliare del comune di Quarto verrà presentato l’ ambulatorio per malattie infettive per cittadini extracomunitari.
Lo scopo è quello di favorire la rete di controlli epidemiologici per la tutela della salute della popolazione residente e quella immigrata portando sul territorio attività dell’ospedale "Cotugno" di Napoli, razionalizzando così i costi.
L’ Ambulatorio per malattie infettive, finanziato interamente dalla Provincia di Napoli è il frutto della sinergia tra il dipartimento servizi epidemiologici dell'Asl Napoli 2, Ospedale Cotugno ed il Comune di Quarto . Una sorta di “osservatorio epidemiologico”per garantire la salute pubblica, effettuando un monitoraggio costante per capire l’eventuale presenza di malattie infettive sul territorio della ASL NA2. Contribuirà all’attività dell’ambulatorio l’associazione di promozione sociale “Ashiwa” .
L'ambulatorio partirà il giorno 18 febbraio e sarà aperto al pubblico per due mercoledì al mese dalle ore 17,00 alle 19,00 presso l’ambulatorio s.t.p. del distretto n. 59 ASL NA2.
Alla presentazione dell’Ambulatorio interverranno:
-Sindaco di Quarto Dott. Secone Sauro
- Assessore all’immigrazione e Cooperazione internazionale Provincia Dott. D’Aimmo Isadora
- Assessore alle politiche sociali del Comune di Quarto Dott. Morisco Dario
- Direttore Asl NA2 Dott. Ateniese Raffaele
- Direttore dell’ ospedale Cotugno

giovedì 5 febbraio 2009

Ddl sicurezza: Ordini medici, norme irragionevoli

“Ribadiamo il nostro rispettoso ma fermo dissenso” alla possibilità di denunciare i clandestini che saremo chiamati a curare. Lo spiega all'agenzia Agi il presidente della federazione degli ordini dei medici (Fnomceo) Amedeo Bianco, parlando di una norma contenuta nel pacchetto sicurezza approvato oggi dal Senato. Per Bianco, si tratta di una legge che “va contro l'etica e la deontologia”, e che “si potrebbe anche rivelare un boomerang sul piano della salute pubblica”. D'altronde, ricorda Bianco, “la tutela della delinquenza da parte dei medici c’è già. Se viene da noi un clandestino accoltellato, o picchiato, o moribondo, abbiamo già l'obbligo di referto. Ma allargare questa norma a tutti i clandestini mi sembra sia un vulnus alla ragione e alla coscienza”.
fonte:http://www.rassegna.it