giovedì 18 novembre 2010

IMMIGRATI: CGIL, IN PIAZZA CONTRO LAVORO NERO E SFRUTTAMENTO


ASCA) - Roma, 18 nov - ''Contro il lavoro nero e contro lo sfruttamento'', la Cgil ha promosso oggi, insieme ad un ampio cartello di associazioni (Acli, Antigone, Arci, Asgi, Cir, Cnca, Emmaus Italia, Fcei, Libera, Terra del Fuoco, Progetto Diritti Onlus, Sei Ugl) una giornata di mobilitazione nazionale dedicata ai cittadini immigrati che si inerisce nel percorso che portera' il sindacato di Corso d'Italia alla manifestazione nazionale del 27 novembre. Con centinaia di iniziative che si sono svolte su tutto il territorio nazionale - fatte di presidi, sit-in, volantinaggi e gazebi informativi - la Cgil, si legge in una nota, ''e' scesa in piazza per tirare fuori dal cono d'ombra la situazione di vera e propria emergenza in cui vivono migliaia di immigrati residenti nel nostro paese, come gli stessi recenti fatti di Brescia dimostrano''.

Per contrastare il lavoro nero e per rivendicare diritti e tutele per i migranti, la Cgil avanza con oggi ''precise'' richieste ai ministri Maroni e Sacconi, a partire da un tavolo di trattativa che possa individuare ''soluzioni serie e strutturali''. Per il sindacato, infatti, ''la priorita' e' il contrasto allo sfruttamento del lavoro nero, che passa attraverso il recepimento della Direttiva Europea 52 e l'applicazione e l'estensione dell'articolo 18 del Testo Unico anche a chi denuncia di essere stato costretto all'irregolarita' del lavoro''. Serve, inoltre, ''un percorso di emersione strutturale che, oltre a riconoscere il permesso di soggiorno a chi e' stato truffato nel corso dell'ultima sanatoria, offra la possibilita' di uscire dalla schiavitu' e dallo sfruttamento a centinaia di migliaia di migranti,costretti alla clandestinita'''.

Cosi' come, alla luce della crisi economica che ha inciso pesantemente sui cittadini immigrati, la Cgil chiede ''una proroga del permesso di soggiorno per chi oggi ha perso il lavoro e fatica a reperirne uno nuovo, senza che incomba laminaccia di espulsione'' e un intervento per sopperire la situazione di estrema difficolta' in cui versano gli sportelli Unici per l'immigrazione che per effetto della manovra finanziaria sono costretti a licenziare 1300 operatori che sono oltre il 50% del totale degli addetti''.

fonte : asca.it

sabato 9 gennaio 2010

Primo Marzo 2010 Sciopero degli stranieri



Cosa succederebbe se i quattro milioni e mezzo di immigrati che vivono in Italia decidessero di incrociare le braccia per un giorno? E se a sostenere la loro azione ci fossero anche i milioni di italiani stanchi del razzismo?


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