giovedì 23 aprile 2009
MILANO: Rifugiati, la protesta invade anche il centro
I rifugiati sono quasi tutti molto giovani e determinati, alcuni portano i segni degli scontri di ieri con le forze dell'ordine in seguito allo sgombero di un residence che avevano occupato. Oggi non ci sono stati episodi di violenza e le decine di poliziotti e carabinieri che accompagnavano il corteo non hanno dovuto intervenire. Arrivati a piazza San Babila, gli immigrati hanno chiesto di proseguire per il Duomo, con l'obiettivo di dare più visibilità alla loro causa, ma dalla questura la risposta è stata un 'no'. Sul posto, a mediare, alcuni esponenti locali di partiti di sinistra e i rappresentanti dell'associazione antirazzista 3 Febbraio. Era presente anche un funzionario dell'Alto commissariato dell'Onu per i rifugiati.
L'unico momento di tensione c'è stato quando un passante ha rivolto parole offensive agli immigrati: la polizia ha bloccato alcuni di loro, che volevano inseguirlo. Quindi una delegazione di quattro eritrei, tutti uomini, è stata ricevuta nella sede milanese della commissione europea. Il rappresentante dell'esecutivo Ue, Carlo Corazza, ha ascoltato le richieste dei rifugiati e ha promesso di contattare il comune di Milano per cercare di trovare una soluzione. Al ritorno della delegazione in piazza San Babila, dopo lunghe discussioni, quando era ormai sera gli immigrati hanno accettato l'ospitalità di una struttura della chiesa cattolica per un centinaio di loro.
fonte: repubblica.it
martedì 21 aprile 2009
IMMIGRATI: PROTESTA E MUSICA A LAMPEDUSA CONTRO IL CIE
"Lampedusa - affermano gli organizzatori - si e' via via trasformata in una fortezza militarizzata, dove anche i suoi abitanti soffrono l'isolamento cui e' stata costretta, privi di molti servizi essenziali, di una sanita' dignitosa, di trasporti efficienti. Tutto cio' potrebbe trovare soluzione se le politiche migratorie nel nostro paese investissero sull'integrazione anziche' sulla repressione, con una legislazione che consentisse l'ingresso legale nel nostro paese, mettendo fine a traffici illeciti e sfruttamento e liberando risorse da investire per migliorare le condizioni di vita di chi vive o arriva sull'isola". Chiudera' la serata del 23 il concerto "Pass the mic pt.2009" di Assalti Frontali, Villa Ada Posse, Esa, Willy Valanga. Si esibira' inoltre il cantautore Stefano Antoci D'Agostino. L'evento ha il patrocinio del Comune e si tiene in collaborazione con le reti internazionali Flare e Miogreurop.
fonte: www.agi.it
lunedì 20 aprile 2009
Nave con migranti a Porto Empedocle
fonte:ansa.it
giovedì 16 aprile 2009
Multiculturalità e Interculturalità
La multiculturalità è un dato di fatto, il concetto descrive la fattuale compresenza di culture diverse entro una società. Interculturalità descrive invece uno specifico "progetto" di interazione entro le società multiculturali.
La multiculturalità - come scrive Duccio Demetrio - "è un dato di fatto i cui sviluppi appaiono irreversibili e incontenibili proprio perché quanto va accadendo non potrà mai essere arrestato da leggi restrittive sull’immigrazione nei diversi paesi". (nota 1)
La presenza di molte culture in uno stesso contesto culturale è legata ai più significativi processi dell’età contemporanea:
internazionalizzazione dei rapporti di produzione e consumo
mondializzazione dei sistemi informativi e mass-mediali
globalizzazione delle relazioni economiche, di mercati tecnologici e culturali.
Secondo Alessandro Bosi "Con il termine multiculturalità si indica un dato di fatto: l’esistenza, su un territorio, di molteplici culture. Con [il termine] interculturale (invece) si intende un progetto di interazione tra le parti. In una logica interculturale i processi di socializzazione non mirano all’integrazione delle diversità. Non si può pensare di rendere integro, di rendere uno ciò che è costitutivamente diverso. Ovvero lo si può fare, ma meglio sarebbe dire: si può tentare di farlo, cancellando, nella sua memoria, la sua diversità" (nota 2)
Note
1) D. DEMETRIO, Pedagogia interculturale e lavoro sul campo, in D. DEMETRIO- G: FAVARO, I bambini stranieri a scuola, La Nuova Italia, Firenze, 1997 pag 25.
2) A. BOSI, La corte dei miracoli, Battei, Parma, 1998 p. 35-36.