giovedì 23 aprile 2009

MILANO: Rifugiati, la protesta invade anche il centro

Un lungo pomeriggio da rifugiati nel centro di Milano, fino a quando in città si sono accese le luci della sera. E' quello vissuto da almeno 200 immigrati - in gran parte eritrei, ma anche etiopi e somali - che chiedono una casa in virtù del loro status di richiedenti asilo o aiuto umanitario. Il loro corteo, a cui hanno preso parte anche alcune decine di giovani dei centri sociali, è partito dopo pranzo da Porta Venezia. Ha attraversato Corso Venezia fino a piazza San Babila, nel cuore di Milano, dove si è trasformato in un lungo sit-in. "Non siamo animali" e "il governo italiano deve rispettare i nostri diritti" sono alcuni degli slogan scanditi in italiano e in inglese. In testa alla manifestazione, a reggere gli striscioni, alcune delle 28 donne che partecipano alla protesta. Con loro anche due neonati.

I rifugiati sono quasi tutti molto giovani e determinati, alcuni portano i segni degli scontri di ieri con le forze dell'ordine in seguito allo sgombero di un residence che avevano occupato. Oggi non ci sono stati episodi di violenza e le decine di poliziotti e carabinieri che accompagnavano il corteo non hanno dovuto intervenire. Arrivati a piazza San Babila, gli immigrati hanno chiesto di proseguire per il Duomo, con l'obiettivo di dare più visibilità alla loro causa, ma dalla questura la risposta è stata un 'no'. Sul posto, a mediare, alcuni esponenti locali di partiti di sinistra e i rappresentanti dell'associazione antirazzista 3 Febbraio. Era presente anche un funzionario dell'Alto commissariato dell'Onu per i rifugiati.

L'unico momento di tensione c'è stato quando un passante ha rivolto parole offensive agli immigrati: la polizia ha bloccato alcuni di loro, che volevano inseguirlo. Quindi una delegazione di quattro eritrei, tutti uomini, è stata ricevuta nella sede milanese della commissione europea. Il rappresentante dell'esecutivo Ue, Carlo Corazza, ha ascoltato le richieste dei rifugiati e ha promesso di contattare il comune di Milano per cercare di trovare una soluzione. Al ritorno della delegazione in piazza San Babila, dopo lunghe discussioni, quando era ormai sera gli immigrati hanno accettato l'ospitalità di una struttura della chiesa cattolica per un centinaio di loro.

fonte: repubblica.it

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